Le intermittenze della vita

Domenica scorsa, a San Benedetto in Perillis, ci siamo incontrati con il Club del Libro per discutere di Saramago, in particolare del libro letto nel mese di marzo, “Le intermittenze della morte”.

Qualcuno purtroppo mancava causa impegni, qualcuno di nuovo si è aggiunto alla brigata, e aspettiamo l’incontro in cui saremo tutti, per renderci conto di quanto è cresciuto questo circolo di lettori che, con il pretesto di un libro, si incontrano per parlare, stare insieme, mangiare, raccontarsi e raccontare le proprie letture.

Anche stavolta l’appuntamento era presso lo storico Alimentari D’Abrizio, dove resiste ancora una cabina telefonica a scatti funzionante, e non potevamo non immortalarla a modo nostro.

Il Club del Libro di San Benedetto in Perillis tornerà domenica 16 aprile. Stavolta parleremo di “Testimone incosapevole”, di Gianrico Carofiglio, e inaugureremo una nuova casetta per lo scambio libri, stavolta dedicata al genere giallo – la bibliocasetta è realizzata da Nunzia Sciascia, che ringraziamo tantissimo! -.

Ricordo che la partecipazione al Club è aperta a tutti, e che non c’è quota d’iscrizione. Vi aspettiamo!!!

P.S. Ah, dimenticavo! Da poco abbiamo anche un logo, realizzato da Alice Camerlengo. Vi piace?


Di cosa parliamo quando parliamo di e-commerce

Nell’immaginario collettivo il commercio online è legato soprattutto a capannoni industriali di periferia grandi come città, a corrieri senza sosta, a lavoratori alienati con passo scandito e secondi contati.

Il più delle volte è questa la realtà.

Ci sono però piccole eccezioni nate nell’intento di cercare e trovare quella che Montale chiamava la “maglia rotta nella rete che ci stringe”.

Sono realtà minime, esercizi che si sono reinventati affiancando o sostituendo la vendita online all’attività di negozio, a volte in paesi piccoli come queste attività.

Spesso, come nel caso del Libraio di Notte, l’e-commerce ha costituito l’unica via per continuare a fare un mestiere che si ama e che non si vuole smettere.

Allora può capitare, certe sere, che fuori sia così e che tu stia lavorando.

E tu sei quella luce lì, quella stanza illuminata.

“Cerca una maglia rotta nella rete
che ci stringe, tu balza fuori, fuggi!”


[Eugenio Montale, In limine]

La bottega che non ti fa temere la neve

Fuori c’è il sole: la prima neve di questo inverno si sta quasi sciogliendo.

Non è stata una sorpresa, era un po’ tutto previsto, e mi ero organizzato per evitare gli errori degli anni passati.

Ad attendere il bianco, con me, candele, torcia e cellulare carichi, buste di legna sul pianerottolo.

Invece l’accumulo è stato di soli trenta cm, la corrente non è andata via, la connessione internet ha retto e le strade sono state pulite in tempi brevi.

Ma a non farmi temere neanche un attimo di neve è stata una bottega a un centinaio di passi da casa, aperta: l’Alimentari D’Abrizio.

Negozio attivo dal 1945, alla sua gestione si sono avvicendate tre generazioni.

Oggi, a fare gli onori di casa e di bottega, c’è Laura, che è anche sindaco di San Benedetto in Perillis – ma chi sa di entroterra l’avrà già capito dalla posa spalaneve in foto! -.

Rendersi conto, non soltanto in caso di emergenza neve, dell’importanza di questi presidi di comunità nell’entroterra appennino sarebbe un ottimo proposito per questo 2023 appena cominciato.

Raccontiamoli, parliamone.

E intanto facciamo la nostra parte.